Sono intervenuti Marco Leopardi, regista del film e Antonio Rainone, medico di Emergency
La maratona è sempre stata la passione di Luca Coscioni, un giovane docente universitario colpito dalla Sclerosi Laterale Amiotrofica, una malattia che lo ha portato alla morte in pochi anni. Luca pur essendo immobilizzato dalla malattia, costretto ad essere vestito e imboccato, ha seguitato a vivere e lottare con la tenacia del maratoneta. Grazie al suo computer e ad una tastiera virtuale Luca è riuscito a comunicare i suoi pensieri.
Luca ha corso contro la malattia e contro le leggi italiane che vietano la ricerca sulle cellule staminali, l’unica speranza per la sua patologia e per molte altre. Grazie alla sua determinazione, Luca è diventato il presidente del Partito Radicale Italiano, che lo ha sostenuto nella battaglia a favore della libera ricerca scientifica.
Il documentario racconta il terribile decorso della malattia di Luca, la dolorosa quotidianità, ma anche le piccole vittorie e la sua lotta per la vita, i suoi appelli al Parlamento Europeo, gli incontri con scienziati e Premi Nobel (come José Samarago).
Le tematiche scottanti della libertà di ricerca e della clonazione terapeutica impongono a Luca profonde riflessioni sull’etica, la religione, la speranza, il senso della propria vita.
Josè Saramago ha scritto di Luca Coscioni:
Forse il sostegno di un semplice scrittore come me stonerà un poco, nella lista di personalità scientifiche che, con i loro nomi e il loro prestigio, suggellano le affermazioni rese da Luca Coscioni nella sua lettera, così chiara e commovente.
In ogni caso potete disporre del mio nome purché la luce della ragione e del rispetto umano possa illuminare i tetri spiriti di coloro che si credono ancora, e per sempre padroni del nostro destino.
Attendevamo da molto tempo che si facesse giorno, eravamo sfiancati dall’attesa ma ad un tratto il coraggio di un uomo reso muto da una malattia terribile ci ha restituito una nuova forza. Grazie, per questo.